La dentizione

La dentizione

Generalmente il bambino alla nascita non presenta nessun dente. Anche a ciò sono possibili eccezioni: una famosa è la principessa Sissi (Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, Duchessa di Baviera) che nacque il 24.12.1837 con un dentino; ciò era ritenuto un buon auspicio dal quale sembra sia stato segnato lo stesso Napoleone.

Successivamente due cicli di eruzione dentaria caratterizzeranno lo sviluppo della dentatura:

  • una dentizione decidua o da latte, costituita da 20 denti e
  • una dentizione permanente, formata da 32 denti definitivi.

La dentizione decidua o da latte

I denti decidui sono quei denti che compaiono per primi e che sono destinati a cadere e ad essere sostituiti da quelli definitivi dopo il sesto anno di vita. La dentizione decidua è costituita dalla comparsa di 20 denti, 10 per l’arcata inferiore e 10 per l’arcata superiore.Inizia con l’eruzione del primo incisivo a circa 6÷8 mesi di età e termina con i 4 molari tra il 24º e 30º mese di vita.
Dopo un periodo di stabilizzazione inizia la dentizione permanente, tra il 6º e 9º anno di età, che va a completarsi a vent’anni di età. Durante questo periodo si osserva la cosiddetta “dentizione mista” caratterizzata dalla presenza contemporanea di denti da latte e permanenti.
I tempi e le modalità di eruzione sono del tutto soggettivi per ciascun bambino, anche se generalmente mantengono una certa cronologia espressa nella seguente tabella:

Denti decidui Epoca di comparsa
1 – Incisivi mediani inferiori

2 – Incisivi mediani superiori

3 – Incisivi laterali superiori

4 – Incisivi laterali inferiori

5 – Primi molari inferiori

6 – Primi molari superiori

7 – Canini inferiori e superiori

8 – Secondi molari inferiori e  superiori

6 – 8 mesi

8 – 10 mesi

9 – 12 mesi

10 – 13 mesi

12 – 18 mesi
12 – 18 mesi

16 – 24 mesi

24 – 30 mesi

La dentizione rappresenta un processo fisiologico che decorre senza sintomi particolari, anche se determina spesso disturbi modesti nel lattante, quali:

  • salivazione abbondante (scialorrea), continua, che può portare a irritazione della cute attorno alla bocca e sul mento del bambino
  • smania di mordere tutto ciò che viene a contatto con le gengive del bambino, che spesso afferra oggetti da portare alla bocca
  • congestione e tumefazione delle gengive che disturbano il bambino e spesso gli causano spasmi di dolore
  • stato di disagio e di irrequietezza, a volte con mutamento di umore e diminuzione dell’appetito

Non è invece con sicurezza accertato che la dentizione sia responsabile di febbre o modificazioni dell’alvo, anche se spesso si può avere fugace alterazioni della temperatura, o feci particolarmente molli, in concomitanza con l’eruzione del dente.
Non sono invece attribuibili all’eruzione dentaria situazioni più impegnative come: eczema, tosse, vomito, diarrea.

Non è consigliabile asportare con forza il dente deciduo o da latte che inizia a “dondolare” al fine di accelerare la comparsa del permanente: esso cadrà spontaneamente con il riassorbimento delle radici e sotto la “spinta” del permanente. Una sua perdita precoce causerebbe un maggior tempo di attesa prima che compaia il sostituto, con possibili conseguenze sull’assetto dentario.

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